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Home News News Landgrabbing Quale impatto del regolamento dell'UE sulle materie prime critiche per le persone e le foreste?

Quale impatto del regolamento dell’UE sulle materie prime critiche per le persone e le foreste?

Valentina Citati
3 Aprile 2024
News, News Landgrabbing, news Sviluppo Sostenibile

Fonte immagine More countries pursue security of supply of critical minerals – TXF (txfnews.com)

Ufficio Policy Focsiv – Con la transizione ecologica, il cambiamento del modello di produzione richiede lo sfruttamento di nuove materie prime cosiddette strategiche e critiche. Come già scritto questa nuova corsa alle materie prime preclude ad una accelerazione dell’accaparramento di terre a danno delle comunità locali (vedi Transizione giusta con i minerali critici – Focsiv). L’Unione europea si è data un regolamento sulle materie prime critiche (CRMR) che stabilisce una serie di misure per aumentare la produzione di materie prime critiche, ridurre la dipendenza dell’UE dalle importazioni e l’impatto ambientale e sociale della loro produzione.

Il centro studi e di campagne FERN (Who we are – Fern) ha redatto un rapporto sull’attuazione del regolamento che chiede una grande attenzione di vigilanza sui partenariati e progetti strategici che l’Unione europea sta realizzando con i paesi terzi (leggi: What does the EU’s Critical Raw Materials Regulation mean for people and forests? – Fern).

Il CRMR si applica principalmente ai materiali definiti di elevata importanza strategica per le industrie verdi, digitali, della difesa e aerospaziali dell’UE. L’elenco di queste materie include componenti chiave delle batterie come cobalto, grafite, litio, manganese e nichel; terre rare, utilizzate per realizzare magneti per turbine eoliche e veicoli elettrici; bauxite e rame, componenti principali delle reti elettriche.

Il CRMR mira ad aumentare la produzione interna di materie prime strategiche grazie a progetti di estrazione da realizzare nell’UE, ma anche a diversificare le importazioni e ridurre la dipendenza da un numero limitato di paesi attraverso partenariati strategici con paesi terzi.

La prevista rapida crescita della domanda di CRM creerà enormi sfide per i paesi e le regioni che sono ricchi di queste risorse. Sebbene il CRMR lo riconosca e includa misure volte a mitigare i rischi sociali e ambientali e a beneficiare i paesi partner, la velocità di attuazione e l’avere sicurezza dell’accesso solleva preoccupazioni in merito alla sufficienza di tali misure.

Esistono alcune opportunità per mitigare i rischi per le foreste e le popolazioni forestali, come la selezione e il monitoraggio dei progetti strategici, la definizione delle priorità e il monitoraggio dei partenariati strategici, il monitoraggio dei sistemi di certificazione, la metodologia dell’impronta ambientale e il dialogo con il Comitato europeo per le materie prime critiche.

Sarà di fondamentale importanza che il CRMR sia attuato correttamente e che l’impatto dei progetti e dei partenariati strategici sia pienamente compreso. Tale vigilanza contribuirà a individuare i problemi, se o quando emergono, e a sviluppare risposte adeguate, da parte dell’UE, dei paesi partner o della società civile.

Tags: #estrattivismo #materieprime #transizionecologica
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