Verso una dovuta diligenza europea per le imprese su diritti umani e ambiente.
Oggi diffondiamo il sedicesimo capitolo, a cura di Francesca Novella, del V° Rapporto Focsiv “I padroni della terra. Rapporto sull’accaparramento della terra 2022: conseguenze sui diritti umani, ambiente e migrazioni”, presentato il 28 giugno a Roma nella Sala Capitolare del Senato su iniziativa del senatore Mino Taricco.
INTRODUZIONE. PERCHÉ PARLIAMO DI DIRITTI UMANI, AMBIENTE E IMPRESE
Le attività delle imprese di tutto il mondo sono spesso responsabili di accaparramento di terre, violazioni dei diritti umani e di danni ambientali. Quando individui e comunità subiscono tali impatti negativi, raramente riescono a ottenere giustizia e ricevere un equo risarcimento per il danno subito. Ciò è dovuto alle complesse strutture aziendali e catene globali del valore che rendono difficile, spesso impossibile, attribuire la responsabilità alle aziende per la violazione dei diritti umani e gli abusi ambientali, permettendo loro di trarre profitto dall’operare in paesi dove i diritti umani e gli standard ambientali sono troppo deboli o non sono adeguatamente applicati. L’assenza di un quadro normativo complessivo vincolante a livello europeo e internazionale in tema di responsabilità delle imprese per violazione dei diritti umani e danni ambientali fa sì che le imprese oggi non siano ritenute legalmente responsabili delle loro azioni, lasciando aperti spazi per violazioni dei diritti umani e danni ambientali.
Gli impatti negativi delle attività aziendali sui diritti umani e sull’ambiente non sono le esternalità pericolose e occasionali delle attività commerciali; sono la conseguenza di un sistema economico che mette il profitto al di sopra delle persone e l’estrazione della ricchezza al di sopra della cura del pianeta, anche nel contesto di una crisi climatica epocale, che mette a rischio la sopravvivenza dell’uomo sulla terra. Abbiamo bisogno di un cambiamento sistematico e radicale nel modo in cui le imprese svolgono le loro operazioni se vogliamo prevenire e rimediare agli impatti negativi sui diritti umani e sul pianeta e se vogliamo offrire rimedio e giustizia a chi ne è colpito: coloro che subiscono gli impatti più gravi sono i più vulnerabili, coloro sui quali si scarica il peso della non sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’attuale modello globale di sviluppo.