Il Festival CNESC 2023
Nelle giornate del 29-30 settembre 2023 si è tenuto a Roma il Festival del Servizi Civile, promosso dalla CNESC, Conferenza Nazionale sugli Enti del Servizio Civile, quest’anno dedicato al 75esimo anniversario della Costituzione Italia e al 100esimo dalla nascita di Don Milani. Con il titolo “Generazione Diritti”, l’evento intendeva invitarci, con le nostre riflessioni sul SCU e sull’importanza del coinvolgimento giovanile, a ripartire proprio dai diritti fondamentali lasciatici in eredità dai padri costituenti, che oggi gli Enti si impegnano a declinare nelle forme sempre nuove di impegno giovanile.
Come molti degli Enti CNESC partecipanti all’evento, Focsiv ha coordinato, insieme ad UILDM, uno stand dedicato ad un articolo della Costituzione Italiana. L’articolo a noi affidato è stato il numero 3, che cita “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza discriminazione di sesso (1), di razza (2), di lingua (3), di religione (4) di opinioni politiche (5), di condizioni personali (6) e sociali (7)”.
Per ognuno di questi campi, Focsiv ha pensato a quali ostacoli possano impedire l’attuazione del principio dell’articolo 3, non realizzano quindi il principio di eguaglianza formale. Volendo che lo stand fosse il più possibile interattivo, ha ideato un gioco per far riflettere ai partecipanti su come attivamente collaborare alla rimozione di questi ostacoli e contribuire alla realizzazione di questo principio: una piccola pillola di attivismo quotidiano in tutti i suoi sottocampi. Gli avventori dello stand, come ad una tradizionale fiera, potevano colpire con delle palline diverse bottiglie sulle quali erano scritti gli ostacoli alla realizzazione dei diversi principi di uguaglianza (es. discriminazioni). Dopo aver abbattuto la bottiglia/ostacolo prescelta il partecipante era inviato a scrivere su un post-it ed attaccare su un cartellone la sua concreta pillola di impegno quotidiano per la realizzazione piena dell’articolo 3.
Alla fine del festival, abbiamo raccolto tutte le testimonianze individuali di impegno e le trovate elencate qui di seguito.
COSA FACCIO PER DIMINUIRE L’IMPATTO DI:
Discriminazione sessuale:
- Sensibilizzazione dei giovani nelle scuole sulla discriminazione sessuale attraverso laboratori o percorsi tematici
- Cerco di valorizzare l’impegno femminile in vari ambiti, da quello scientifico a quello umanitario
- Il diritto per tutti di avere una famiglia, indifferentemente dal tipo di rapporto di genere o di orientamento sessuale dei due genitori (adozioni per famiglie arcobaleno, omogenitoriali ecc…)
- Cercare di non adottare atteggiamenti discriminatori né nelle azioni quotidiane, né nel linguaggio, né nei comportamenti ormai consolidati nella vita sociale come metodi di accondiscendenza verso le donne, cosa che invece le impedisce di essere trattate come vere pari negli uomini.
Razzismo:
- Evito di giudicare le persone in base al pregiudizio in base all’etnia o al colore della pelle
- Mi occupo di abbattere le barriere del razzismo con la gentilezza
- Cerco di non giudicare mai chi viene da un altro paese, perché chi viene da un altro paese ha sempre tante storie di vita avvincenti da raccontare
- Trattando ogni persona allo stesso modo, con rispetto, il rispetto che tutti meritano come esseri umani
- Dobbiamo essere trattati tutti con gli stessi diritti senza discriminazione
- Cerco di essere sempre aperta a tutto ciò che non conosco, a scuola come al lavoro
- Cerco di essere aperta ed inclusiva nelle circostanze in cui siamo persone provenienti da contesti culturali diversi e multietnici, lo faccio perché mi piacerebbe lavorare in un’organizzazione internazionale
- Favorisco l’espressione delle opinioni di tutti ed il confronto senza giudizi
- Non discrimino, nel senso mi impegno a valorizzare il diritto all’uguaglianza in più campi, come nella ricerca del lavoro per persone straniere con la stessa se non migliore formazione e competenza
- Trasformo le differenze in valori positivi
- Evito di usare insulti razzisti, tanto diffusi quanto infondati
- Faccio un sorriso a tutti, il sorriso non ha colore
- Rispetto l’art.3 combattendo l’indifferenza, contribuisco con azioni quotidiane come cedere il proprio posto sull’autobus a chi ne ha bisogno (disabili, donne in stato di gravidanza).
- Il razzismo, secondo me, è una barriera che non permette alla mente di ragionare correttamente, non concedendogli di capire che siamo tutti uguali, e io per cercare di sconfiggerlo nel mio piccolo cerco di includere tutti coloro che vengono esclusi per creare una piccola comunità di tante persone miste. Credo, come penso tutti dovrebbero, che ognuno di noi può essere una persona rispettabile con il proprio potenziale dovuto alle differenze.
- Ogni giorno, grazie anche ad un po’ di sano umorismo, domando questioni e confronto tutte le persone sui diversi modi di interpretare il mondo, per decostruire e per apprendere, se veramente esistano così tante visioni diverse della realtà e se le differenze non sono solo illusioni
- Ascolto il prossimo cercando di non giudicarlo e cerco di vedere le sue differenze come un punto di forza.
Inacessibilità Linguistica:
- Aiuto un’amica iraniana a scrivere in Italiano e a farle trovare delle scuole di insegnati italiano L2
- Viaggio all’estero per fare corsi di lingua o di intermediazione linguistica
- Partecipo ai progetti del Corpo Europeo di Solidarietà
- Apprendo nuove culture, nuove lingue: il limite delle mie parole è il confine del mondo in cui vivo e appartengo
- Promuovo lingue, usanze, il rispetto della diversità e della fratellanza, all’interno del contesto educativo nella scuola primaria, facendo apprendere i bambini ad interagire tra di loro facendo leva sulle loro similitudini ed arricchendo il valore delle loro differenze.
Stato Confessionale:
- Libertà di credo per me significa essere aperti al dialogo interreligioso, non dare spazio a pregiudizi e quindi chiedere e ascoltare piuttosto che andare verso gli altri in modo prevenuto.
- Libertà di credo vuol dire anche valorizzare la religione non più come posizione monolitica, ma fare in modo che si apra alla possibilità di essere un piano valoriale su cui interscambiarci e porre domande, condividere opinioni e rafforzare i punti in comune, non invece un esempio di differenza che porti a dei conflitti.
- Religione intesa non più come un sistema di controllo per invigorire l’odio verso il prossimo, ma come codice comportamentale da seguire per una convivenza rispettosa, equa e pacifica della collettività mondiale, nel rispetto di tutti i credi. Educare alla religione come luogo di incontro con sé stessi e con il sé stesso negli altri.
Dittatura:
- Boicotto, quando possibile, delle fabbriche e della logistica militare, in particolare le aziende dell’industria bellica che favoriscono solo il controllo dei regimi in contesti politici instabili.
- Rimuovere le dittature nel mondo apre le porte alla libertà di pensiero. L’amministrazione di uno stato non dovrebbe avvenire tramite l’utilizzo delle armi o tantomeno di una polizia etica, ma bensì con la cultura, con il rispetto e con l’inclusione di tutti i cittadini come soggetti civici in quanto tali.
Barriere architettoniche:
- Mi impegno nel contribuire alla formazione di giovani in difficoltà che sia motoria o psicofisica
- Io ho scelto di studiare ed abilitarmi in servizio sociale, ho scelto quindi il servizio civile come forma di investimento nell’aiutare gli altri e aiutarmi ad imparare ad aiutare gli altri
- Cerco di impegnarmi in prima persona per garantire la piena inclusione delle persone con disabilità, grazie al volontariato presso AISM
- Io mi occupo di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) per le persone con bisogni comunicativi complessi, come rendere la lettura accessibile a tutti, da soggetti affetti da dislessia a persone sordomute
- Più ponti e meno muri: cerco di sensibilizzare e parlarne sempre
- Non parcheggio nei posti riservati al parcheggio disabili anche solo per una breve fermata
- Pensare gli spazi dal punto di vista di chi ha un livello di abilità diversa dalla mia, sia in fase di ideazione sia in fase progettuale della struttura nel caso possano esserci dei miglioramenti.
Assenza di Welfare:
- Faccio Servizio Civile presso la Protezione civile, come agente di intervento per aiutare chi ha più bisogno nei momenti di bisogno
- Promuovo le attività del servizio civile affinché arrivi laddove le pubbliche istituzioni non arrivano
- Supporto persone “discriminate” e poco incluse socialmente (senzatetto, tossicodipendenti) nell’informarli e accompagnarli nelle attività di sussistenza sociale e di welfare, per inserirli all’interno di un percorso di reintroduzione attiva
- Cerco di non essere indifferente agli altri che hanno problemi diversi dai miei. Cerco di essere empatica e mettermi nei panni degli altri
- Aiuto a preparare la domenica un piatto per tutti alla mensa di Fondazione Carlo Gnocchi e Caritas
- Sogno una politica che pensa davvero al cittadino, ad implementare veri percorsi di assistenza e previdenza sociale, non il Reddito di Cittadinanza ad esempio.
- Mi impegno ogni giorno nel preservare la democrazia e l’uguaglianza attraverso la mia attività di volontariato SCU come aiuto consegna alimentare alle persone in difficoltà economica o anziani che non hanno la dovuta assistenza
- Sono volontaria AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), cerco quindi attraverso le attività di servizio civile di aiutare le persone meno fortunate di me, di empatizzare con la loro condizione e in generale con le situazioni di sofferenza altrui. Cerco di promuovere l’uguaglianza e mi batto per l’assenza di pregiudizi, specialmente nei confronti di persone affette da difficili malattie psicomotorie.
- Il mio lavoro educativo, il mio ruolo di padre, il tentativo di essere attento e attivo alla realtà che incontro
Conclusioni di Indirizzo:
In base ai consigli e ai pareri raccolti, si può notare come le testimonianze individuali siano estremamente varie. Le categorie maggiormente trattate sono state quelle riguardanti la discriminazione razziale e l’assenza di welfare, aree di intervento di cui molti Enti sono tradizionalmente impegnati. Nella nostra quotidianità, così complessa e articolata, abbiamo bisogno di metodi di intervento maggiormente efficaci e di impatto. Come ha ricordato la Presidente CNESC Laura Milani, il Servizio Civile non solo è l’evoluzione dell’Obiezione di Coscienza alla leva militare nella volontà di impegnarsi nella difesa della patria non armata, ma una dimensione in cui si riflette l’esigenza comunitaria di un mondo in continua trasformazione. Il clima di forte partecipazione è stato dimostrato dai tanti giovani coinvolti, sia Operatori Volontari in servizio, sia giovani liceali e universitari.
Dalle testimonianze e le interviste raccolte si è potuta assaporare la creatività di una generazione che mai come prima ha potuto avere i mezzi per concretizzare la propria fantasia in nuove idee progettuali. In questo giace il nucleo centrale dell’evento, come ribadito dal Rappresentante dei volontari del centro Italia Vittorio Bruciamacchie, ovvero la volontà di avvicinare i giovani alle opportunità del terzo settore declinandole in esperienza di cittadinanza attiva. E’ stata anche occasione per riflettere sui valori e sugli ideali che caratterizzano la CNESC e di “realizzare il presente” in un’ottica di solidarietà, sostenibilità ambientale e sociale, pace condivisa e fratellanza multiculturale.
Questa semplice iniziativa ha permesso di connettere immediatamente i temi alti della nostra Costituzione con l’impegno individuale di ciascuno. In una “Generazione dei Diritti”, vivere la Costituzione spetta a noi cittadini attivi.
Riccardo Isoni, Volontario in Servizio Civile a Roma con Focsiv