5 messaggi dai Padroni della Terra
I Padroni della Terra sono coloro che la curano e la custodiscono per il bene comune: i contadini e i popoli indigeni. La terra non può essere mercificata e sfruttata senza limiti. Il land grabbing, l’accaparramento della terra sta mettendo in pericolo il bene comune. Gli investimenti e la finanza, la competizione per le risorse strategiche, vanno regolate e poste al servizio della cura e della custodia per tutti/e, a partire da chi esige il diritto alla vita. Queste sono alcune delle riflessioni che sono state condivide durante la presentazione del V Rapporto “I Padroni della Terra” Focsiv – FOCSIV.
In particolare, il sen. Mino Taricco con il viceprensidente FOCSIV Nino Santomarino, hanno criticato lo sguardo corto di un mercato che non considera l’integralità della questione terra. Perché, come evidenziato anche da don Bruno Bignami, integralità significa considerare come la terra sia natura con la sua biodiversità, cibo per tutti, comunità e responsabilità nella sua cura e custodia. L’accaparramento della terra di Stati e multinazionali è invece ignoranza di questi legami e sottrazione di questi beni tra loro interconnessi.
La presentazione del rapporto è stata seguita dall’approfondimento di due casi: quello del Myanmar, un paese dove i militari confiscano milioni di ettari di terreno a contadini e minoranze etniche per sfruttarle economicamente, e dove la ONG New Humanity, come ci ha spiegato Francesca Benigno, aiuta i contadini a difenderla registrando la proprietà della terra; e quello del Sahel dove, come illustrato da Romina Gobbo, migliaia di contadini hanno dovuto sfollare per sfuggire alle organizzazioni terroristiche jihadiste che occupano la terra per i loro traffici.
In Italia non si vivono situazioni estreme come quelle del Sahel o del Myanmar ma comunque si registra una continua perdita di campagna. Sia il sen. Taricco che la rappresentante di Coldiretti Chiara Bortolas, imprenditrice agricola, hanno sottolineato il ruolo dell’agricoltura famigliare e in particolare delle donne nella agricoltura multifunzionale, e la necessità di fermare il consumo del suolo che sta facendo scomparire la campagna.
Infine il dr. Francesco Pierri della FAO e il dr. Pietro Pipi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo hanno evidenziato come sia necessario avanzare nell’applicazione delle Linee guida volontarie sui regimi fondiari del Comitato mondiale per la Sicurezza Alimentare per regolare l’accesso alla terra, e di quelle dell’Agenzia per lo sviluppo rurale per favorire l’agroecologia, facendo pressione sugli Stati affinché le adottino e le rispettino.
I partecipanti al seminario hanno quindi convenuto nel portare avanti un dialogo sulle seguenti 5 piste di azione:
- Solidarizzare con i movimenti contadini e dei popoli indigeni nelle loro lotte per la vita
- Adottare l’approccio dell’ecologia integrale per il diritto alla terra superando lo sguardo limitato del mercato e riprendendo lo spirito delle riforme agrarie
- Agire dal basso per chiedere la Legge sul consumo del suolo in Italia perché risulta bloccata nel Parlamento, nonostante 23 proposte di legge. Sarà essenziale battersi nella prossima legislatura.
- Più cooperazione per il diritto alla terra che è vita, aumentare le risorse per la cooperazione allo sviluppo allo 0,7% del reddito nazionale lordo (home – campagna 070), destinandole all’agroecologia e alla protezione dei difensori dei diritti umani
- Regolare la finanza e le imprese per investimenti sulla terra nel rispetto dei diritti umani e della natura, negoziando il miglior possibile regolamento dell’Unione europea sulla dovuta diligenza delle imprese (Impresa2030, Diamoci una regolata! – FOCSIV)
Il V Rapporto “I Padroni della Terra” Focsiv – FOCSIV, è stato realizzato a sostegno della campagna Abbiamo riso per una cosa seria | Campagna a sostegno del’agricoltura familiare
La redazione del V Rapporto “I Padroni della Terra” Focsiv – FOCSIV e del seminario di presentazione sono state rese possibili grazie al sostegno del progetto Volti delle Migrazioni – FOCSIV.